giovedì 12 aprile 2018

Piccoli frutti, chilometro zero e credibilità del "sistema trentino"

E chiamamoci fortunati che la legge ha reso obbligatorie le etichette!
Arrivano al SAIT e alla COOP dopo mezzo giro del mondo. Nulla di penalmente rilevante, ma la
correttezza commerciale è un'altra cosa. Altro che "chilometro zero", soprattutto dopo che la cosa
è stata presentata così: "produzione dei soci (ovunque essi siano ubicati)".
Il presidente della trentina "Cooperativa Sant'Orsola" pensa  di cavarsela così:
«"Piccoli Frutti" è il brand per le produzioni acquistate all'estero, prevalentemente mirtilli dal Cile, lamponi e mirtilli dalla Spagna e more dal Messico, paese che sta soppiantando il Brasile. Gli acquisti di merce estera raggiungono un volume di circa 1.500 ton. La produzione dei soci (ovunque essi siano ubicati) viene invece commercializzata a marchio Sant'Orsola.»
E quindi, sempre in tema di chilometro zero, va ricordato che dietro le parole "ovunque essi siano ubicati" c'è il fatto che i piccoli frutti arrivano oltre che dal Trentino, anche dal Veneto e dalla Calabria.
Dopo anni e anni di coccole finanziarie coi soldi pubblici, c'è veramente da dire: "hanno la faccia come".

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