mercoledì 14 giugno 2017

L'aceto dei quattro ladri, una curiosità storica riprodotta con le piante dell'orto di casa

I ladri risposero che due volte al giorno si bagnavano i polsi e le tempie con un macerato di erbe che conteneva salvia, rosmarino, timo e lavanda. La leggenda che presta il nome a questo aceto commerciale allude alla grande peste del 1630, quella de "I promessi sposi".
epidemie farmacopea
Curiosità: l'aceto dei quattro ladri è citato anche tra i 26 diversi tipi di aceto compresi
nel "Dizionario di alchimia e di chimica farmaceutica antiquaria"di Marcello Fumagal-
li, opera recente che si occupa di alchimia, dalla ricerca della pietra filosofale a Para-
celso.
La leggenda vuole che nella città di Tolosa quattro ladri fossero soliti entrare nelle case degli appestati per far man bassa.
E che presi e condannati, avessero avuta salva la vita rivelando il segreto che li rendeva immuni.
La storia si ripetè quasi un secolo dopo, a Marsiglia, durante l'epidemia di peste, nel 1720.
Salvia e timo, bottiglia, rosmarino e lavanda. Buono per qualsiasi insalata, a comin-
ciare da  quelle verdi prese nell'orto.
La formula dell'aceto dei quattro ladri è riportato anche nel Codice Ufficiale Francese del Corpo Medico del 1758, dove però figura con un''aggiunta di cannella, acoro aromatico e aglio.
Scomparve poi dal Codice nel 1884, con l’avvento della medicina moderna.
Ma se più laicamente ci limitiamo a considerrlo un sempice aceto aromatico, ecco che vale la pena di provarlo.
Anche se non disponiamo di aceto fatto in casa, un aceto da supermercato migliora di molto dopo aver ospitato in bottiglia queste quattro erbe, il cui mix sembra andar bene anche per le insalate dell'orto.
aceto dei quattro ladri
Gli ingredienti durante una replica casalinga: un aceto di buona qualità, lavanda, salvia, origano e rosmarino.

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