sabato 17 novembre 2012

La dorsale dell'Armentera in Valsugana

La salita a Cima Armentera mi aveva incuriosito, e quindi rieccomi in Val di Sella.
Cima Dodici e Monte Trentin dai pressi di Cima Armentera.
Le altre foto sono in Google Foto.
Questa volta percorro l'intero crinale. L'intenzione era di farlo in cresta ma una volta sul terreno trovare il passaggio non è stato facile, il bosco è fitto, appena ci si alza un po' il sentiero diventa una traccia indistinta. Le cartine non riportano sentieri veri e propri, tuttalpiù qualche segno poco evidente.
Da Castel Telvana verso l'imbocco della Val  di Sella a Borgo Valsugana.
La foto risale al 1916 ed evidenzia al centro la dorsale dell'Armentera.
Nemmeno un tracciato Gps trovato nel web è di grande aiuto: seguendolo sul display uscirei dal sentierino che pure ho sotto i piedi, preferisco seguire il sentierino ma così passo 100 metri più in basso di Cima della Stanga... forse era una traccia usata degli animali.
👉Comunque il giro vale la pena, non fosse altro perchè è decisamente fuori dagli schemi. Continuo a chiedermi se lo stambecco che ho visto sotto San Lorenzo era vero o frutto della stanchezza. Mah!

La traccia GPS sovrapposta  alla tavoletta IGM 1:25.000 del 1959.
Il percorso lungo la dorsale dell'Armentera.
Descrizione: seicento metri prima di arrivare al ristorante Carlon si abbandona la strada asfaltata e con percorso intuitivo che taglia quello della mostra permanente Arte Sella si guadagna la ex-malga Busa del Mochene. Da qui si prosegue lungo la forestale che termina proprio sotto il Sasso Alto e prosegue in forma di sentiero. Il quale via via si restringe e diventa sempre meno evidente. In pratica l'intera traversata si riduce ad una continua ricerca della traccia giusta finchè, aggirata sul versante sud la Cima della Stanga e guadagnata Cima Armentera, si scende (finalmente lungo percorso evidente) fino ai 1.120 metri della Bocchetta Val della Croce (raccomandabile la breve deviazione che in 15 minuti porta all'Eremo di San Lorenzo).
In un'oretta di facile discesa dapprima su sentiero e poi su forestali si sbuca all'altezza dell'albergo Legno. Rimangono ancora da percorrere due chilometri su asfalto ma, complice la stagione, almeno non c'è traffico.

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