giovedì 21 giugno 2012

Mountain Wilderness ipnotizzata dai soliti noti

Qualche tempo fa segnalavo l'innaturale connubio intercorso fra Mountain Wilderness e Marmolada S.p.A.
Sapevo di rischiare la figura del menagramo, ma alla fine i fatti sembrano confermare i peggiori timori. Nelle mani di Vascellari l'ecologista Casanova è diventato un richiamo per le allodole, si ripete in scala ridotta la scena dell'intelligente D'Alema fatto fesso da Berlusconi ai tempi della Bicamerale: cornuto e mazziato (*).
Sullo sfondo sono pronte le betoniere trentine dell'assessore Mellarini; di nuovo cemento in quota, dunque...

(*) Prima che qualcuno provveda a rimuoverlo dal web, riproduco l'intervento a stampa del 3 maggio 2012, che coinvolge pure il CAI. Nel suo piccolo un capolavoro degno del manuale Cencelli:

"Marmolada e accordo. Celebrata la vittoria contro l’eliski.

Domenica 29 aprile un gruppo di trenta attivisti di Mountain  Wilderness, sostenuti anche da membri autorevoli del CAI Veneto (circa 50 persone quindi), sono saliti in Marmolada per festeggiare la liberazione della montagna dai voli in elicottero.
Un passaggio che ha dell’incredibile si si valutano le lotte del passato, iniziate nel 1996, e mai approdate a risultati concreti.

Questo successo, ottenuto certo grazie alla tenacia di Mountain Wilderness, ma anche basato sulla fiducia e sulla sensibilità degli amministratori della società Funivie (dott. Mario Vascellari), ha permesso la maturazione di un percorso ancora più impegnativo, la costruzione del Progetto Marmolada, un laboratorio aperto per lo spazio alpino.
L’insieme dei passi costruiti in Marmolada con tanta fatica permetterà al mondo politico, sindaci e presidenti delle province di Trento e della Regione Veneto, di trovare spazi meno conflittuali per rilanciare il turismo, lo sviluppo e la fiducia attorno al gruppo della Marmolada.
A Pian dei Fiacconi il viceperesidente della associazione Giancarlo Gazzola ha letto una lettera del Presidente Carlo Alberto Pinelli. Una lettera che sottolinea come l’associazione, pur severa sui temi della difesa delle alte quote, mai abbia inserito motivi di conflittualità e rancore verso persone o istituzioni. Questo modo di intendere il confronto culturale, privo di rancori personali, ha permesso la maturazione di un risultato che senz’altro ha dell’incredibile, in tutta Italia.
Ricordiamo che la cornice di ogni scelta è riferita alla Convenzione delle Alpi e suoi protocolli, ai principi della sostenibilità, a Rete Natura 2000, al risparmio energetico, alla difesa del ghiacciaio.
Sono questi i temi ripresi dal portavoce di Mountain Wilderness Luigi Casanova mentre si stappava una bottiglia di spumante Ferrari Rosè (in onore ai colori delle Dolomiti) sottolinenado come da oggi inizi una azione di confronto continuo con la società Funivie, nel pieno rispetto dei diversi ruoli e con reciproca e condivisa fiducia. Ora è compito del mondo politico, veneto e trentino, raccogliere i frutti del confronto e portare in Marmolada fatti concreti: accessibilità certa, riordino paesaggistico, turismo di qualità, collegamento meno impattante possibile fra versante veneto e trentino, la Grande Guerra, da Passo San Pellegrino al Fedaia.
Il portavoce di Mountain Wilderness Luigi Casanova"

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