venerdì 8 ottobre 2010

L'ombra lunga di Ettore Tolomei

L'infinita polemica stop & go sui toponimi in Alto Adige/Südtirol: chi va in montagna ne farebbe volentieri a meno.
Sulla vetta della  Sefiarspitze (m. 2848) nella Passeiertal/Val Passiria. Per Tolomei
si trattava invece della vetta del Monte Tavolino. Commenti sulla traduzione?
Tuttavia l'ombra lunga di Ettore Tolomei continua a intralciarci il cammino e a pesarci nello zaino.
Già: Ettore Tolomei, chi era costui?
👉Il conte roveretano fin da giovane si dedicò con cura maniacale alla sua personalissima collezione di toponimi italiani, molti dei quali inventati di sana pianta, Nazionalista e poi fascista: la sua fissa era dimostrare l'italianità del Sudtirolo e perciò, pensate un po', per ciascun tradizionale toponimo egli coniò un corrispondente termine italiano.
👉Snobbato dagli studiosi seri, tra le sue frequentazione va ricordata quella con l'ideologo razzista Giovanni Preziosi (che tradusse e diffuse in Italia "I protocolli dei savi di Sion", uno dei più noti casi di falso che la storiografia ricordi).
Grande festa - quindi - quando i fascisti, preso il potere, si rivolsero a lui riconoscendogli una scientificità che non aveva. Per forza: era l'unico ad avere bell'e pronto un prontuario toponomastico completo da offrire a Mussolini per la sua italianizzazione del Sudtirolo, e Mussolini aveva fretta, molta fretta...

Nessun commento:

Posta un commento